documentario, Italia, 2009, 47', colore
regia di Nicola Dall'Olio

Menzione speciale Cinemambiente 2010

Nella pianura padana, e in particolare nella “Food Valley” parmense, l’espansione del dominio urbano minaccia la sopravvivenza del suolo agricolo; il documentario riflette sulla gravità di questo rischio e va alla ricerca dei modi per scongiurarlo.
Negli ultimi anni nella pianura padana si sono perduti migliaia di ettari di suolo agricolo ad opera di una dilagante espansione urbana ed infrastrutturale. Nella sola Food Valley parmense, luogo di produzioni agroalimentari di eccellenza, lo sprwal urbano, con i suoi capannoni, le sue gru, le sue strade, il suo cemento consuma un ettaro di suolo agricolo al giorno. Partendo da questo caso emblematico e paradossale, il film Il suolo minacciato mostra senza veli quanto sta accadendo al territorio e al paesaggio evidenziando l'importanza di preservare una risorsa finita e non rinnovabile come il suolo agricolo. Per quanto ambientato nella pianura parmense, il film, attraverso il montaggio di interviste ad esperti ed agricoltori locali, affronta il problema nazionale del consumo di suolo e della dispersione urbana, analizzandone costi e cause per poi proporre modelli alternativi di sviluppo urbano sulla scorta delle esperienze di altri paesi europei, come la Germania e la Francia, o di piccoli Comuni italiani, come Cassinetta di Lugagnano (MI). 



Nicola Dall’Olio è autore e regista del film “Il suolo minacciato” (recentemente presentato al festival Cinemambiente di Torino dove ha ricevuto una menzione speciale fra i documentari italiani).
Dall’Olio e i suoi collaboratori (il documentario è stato prodotto da Legambiente Parma e Wwf Parma) hanno voluto dare la massima visibilità alla trasformazione (avvenuta letteralmente sotto ai loro occhi) della cosiddetta Food Valley, l’area di Pianura Padana intorno a Parma, una delle zone più importanti dal punto di vista agroalimentare della nostra penisola, trasformazione avvenuta nell’ultimo decennio o poco più. Nonostante questa zona continui a essere leader nel settore agricolo è ormai territorio di conquista dei costruttori edili, e assomiglia sempre di più a una periferia suburbana.

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